Il volume si propone di delineare gli aspetti centrali dell'esperienza artistica di quattro grandi scrittrici italiane del Novecento: Gianna Manzini, Anna Maria Ortese, Amelia Rosselli, Jolanda Insana.
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In ogni saggio viene individuato il rapporto di queste esperienze con le coeve correnti europee, in una dimensione sovranazionale che mira a una revisione critica del loro percorso, in un continuo confronto con il "canone novecentesco". Una particolare attenzione è dedicata alla ricerca di tematiche e di aspetti comuni: la sperimentazione linguistica, nonché la contaminazione di generi e linguaggi molteplici, l'effetto di straniamento sul lettore, il sovvertimento del rapporto tra realtà e irrealtà, la condizione storica e metaforica del "soggetto esiliato", la ricerca di inedite figurazioni allegoriche dell'intellettuale-donna, gli effetti del trauma storico della seconda guerra mondiale, una sorta di "revisionismo mitico", in grado di esprimere l'intento di denuncia nei confronti della società contemporanea.