Dalle dighe mobili di Venezia al Ponte di Messina: storie di un paese "bloccato".
Prendere tempo e non decidere: è una malattia grave che coplisce la nostra penisola. Come nel caso delle opere pubbliche. E un paese senza infrastrutture moderne è un paese malato.
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L'Italia dei mezzi sì e mezzi no è entrata nella moneta unica europea ma non riesce a stabilire se costruire o no la variante di Valico tra Firenze e Bologna e il passante, o tunnel, per aggirare la barriera di Mestre. Delle dighe mobili di Venezia si parla ormai da vent'anni, per il Ponte di Messina sono stati spesi quasi 200 miliardi di un progetto che entra ed esce dai cassetti da trent'anni. Continuano a prevalere i poteri di veto incrociati, a Roma come nel più piccolo dei comuni italiani. Le reti stradali e ferroviarie sono antiquate...
Un viaggio attraverso un'Italia che non riesce a crescere, dove non mancano né soldi né imprenditori. Manca solo la volontà di decidere.
Guido Gentili è attualmente editorialista del "Corriere della sera".