Giornalista involontario raccoglie articoli di Raffaele Crovi, scritti nell'arco di un cinquantennio (1953-2004), e pubblicati in un ventaglio di testate ricco e variegato.
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Questi testi sono solo un piccolo estratto di quelli che affollano il suo archivio (ora custodito presso la Biblioteca comunale +Antonio Panizzi; di Reggio Emilia): una parte di essi h gi` confluita nel volume Diario del Sud, un'altra si accinge a confluire nel volume Dialogo con la poesia; senza dimenticare gli antecedenti: I luoghi della vita e Le maschere del mistero. Se i titoli precedenti esplicitano un criterio tematico, individuabile a tutta prima, in questo Giornalista involontario a prevalere sul tema h il genere: l'intervista, la cronaca, il reportage, la polemica. Con un'"appendice" finale, legata invece alla segnalazione di testi che parlano dell'Italia, o meglio a +L'Italia nei libri;. La familiarit` di Crovi, negli ultimi anni, con il reimpiego di materiale del passato non va considerata alla maniera dell'architettura medievale, che esibiva l'inserto antico ad abbellire un presente povero, quanto invece alla maniera rinascimentale, in cui il reimpiego dell'antico h in funzione di un discorso attuale, vivo, creativo. Come a dire che il discorso che pure non pur apparire nuovo, essendo piy semplicemente lungo nel tempo, risulta anche per questo elaborato e completo, segnato com'h dall'evoluzione del pensiero dell'autore e dai cambiamenti del contesto in cui ha avuto luogo.