Fai bei sogni è un romanzo, a tratti autobiografico, del vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini. E' la storia di un segreto, rimasto nascosto per quarant'anni. E' la storia di una persona che dall'età di nove anni, fino alla vita da adulto, è rimasto all'oscuro circa i fatti relativi alla morte di sua madre.
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Come se il silenzio fosse un modo per cancellare le tragedie della vita. In realtà questo è un modo per rifiutarsi di accettare l'evento drammatico. Il silenzio come rifugio per non soffrire, uno stratagemma dell'anima a cui ricorre chi si trova di fronte ad una perdita improvvisa. Un rifugio temporaneo che non serve. Un'illusione che fornisce linfa vitale al malessere esistenziale, al timore di vivere. Non è il superamento del dolore, ma è il rifiuto e la paura di conoscere la verità, è una condizione che trascina verso lo smarrimento del proprio Io più profondo. Ed è questa la situazione del protagonista, un uomo insicuro a causa di una perdita che non è mai stato in grado di superare. E' la sua storia, la storia del suo tormento e di come, un giorno, ha deciso di immergersi nel dolore, per superarlo e per vivere un'esistenza autentica. Fai bei sogni è un romanzo in cui Gramellini parla della perdita, della verità e dei percorsi che il nostro Io compie per cercare di superare i drammi dell'esistenza.