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Sistema documentario territoriale Livornese.

lunedì

30

dicembre

Appunti di spettacolo

Appunti di spettacolo

Appunti di spettacolo è la rubrica proposta dalla Biblioteca Labronica di Villa Maria, centro di documentazione sulle arti dello spettacolo, dedicata a brevi focus monografici a cadenza settimanale su registi, attori e danzatori. La rubrica  propone una bibliografia sulla base dei materiali digitali disponibili sulle piattaforme gratuite di Medialibrary e Raiplay, oltre a indicazioni dal posseduto della biblioteca.

Quest'anno ricorrono i 100 anni dalla nascita del grande regista FEDERICO FELLINI.

Nato a Rimini il 20 gennaio 1920 è scomparso a Roma nel 1993.

Sceneggiatore, regista, scrittore e disegnatore umoristico, è uno dei capisaldi della cinematografia italiana, premiato con cinque Premi Oscar. Ha raccontato il suo lavoro in più occasioni, tra documentari e libri, in prima persona e intervistato da altri registi, giornalisti e scrittori.

In attesa di poter consultare, presso le sedi della Labronica, la vasta bibliografia disponibile, vi proponiamo due interessanti documentari nei quali il regista riminese si racconta e si mostra sul set.

 

FELLINI: SONO UN GRAN BUGIARDO

Realizzato nel 2002 da Damian Pettigrew, è basato sulle ultime confessioni di Fellini e vede la partecipazione di alcuni degli attori protagonisti dei suoi film come Roberto Benigni, Terence Stamp e Donald Sutherland

- dove lo trovi? sulla piattaforma Medialibrary

https://toscana.medialibrary.it/media/scheda.aspx?id=550569088

 

BLOCK-NOTES DI UN REGISTA

Realizzato nel 1969 dallo stesso Fellini per la televisione, racconta come nasce un film, dal soggetto al lavoro sul set con attori e maestranze

- dove lo trovi? sulla piattaforma di Raiplay

https://www.raiplay.it/programmi/block-notesdiunregista

 

«La verità è che non so teorizzare i miei tic, non riesco a riconoscere

un sistema nei vari rituali che accompagnano il mio lavoro;

e poi ogni film è diverso dall'altro, ognuno ha un suo carattere, un suo temperamento,

e quindi un suo modo di stabilire un rapporto con te:

alcuni si presentano con una discrezione delicatissima, esitante,

ma la loro capacità di coinvolgimento è la più insidiosa perchè inavvertita.

Altri vogliono sorprenderti, si manifestano con l'esuberanza di certi compagni

che per gioco si travestono per non essere ricosciuti;

altri ancora hanno un approccio sguaiato, la loro vitalità è violenta, contagiosa, esaltata; ce ne sono poi alcuni con i quali il rapporto subito si configura nelle mene pericolose e affaticanti dello scontro, sono quelli che ti possiedono senza rimedio, perchè lì l'intesa,

affondata chissà dove, è incontrollabile, indiscutibile»

Fellini da “Fare un film”, 1980, Ed. Einaudi.

[dove lo trovi: nelle biblioteche di Villa Maria, Bottini dell'Olio, Stenone]

 

“Amarcord”, “La dolce vita”, “8 e ½”, sono i film che hanno reso immortale Federico Fellini.

La sua filmografia è composta da 24 film, e da 28 sceneggiature tra le quali sono da annoverare  “Roma città aperta” e “Paisà”, scritte come collaboratore di Roberto Rossellini.

In attesa di poter accedere ai materiali della Biblioteca Labronica di Villa Maria - centro di documentazione sulle arti dello spettacolo, ecco i film di Fellini che è possibile vedere a casa dalla piattaforma di Raiplay:

 

IL BIDONE, 1955

Definito il meno felliniano tra i suoi film, racconta le disavventure di tre uomini di mezza età, Augusto, Roberto e “Picasso” che vivono di truffe compiute ai danni della povera gente.

https://www.raiplay.it/programmi/ilbidone

 

PROVA D'ORCHESTRA, 1979

Un'orchestra si appresta a iniziare le prove per il concerto, ma quando arriva il direttore si scatenano proteste e rivendicazioni sindacali. Lina Wertmuller lo ha definito “il film più politico” realizzato in Italia da sessant'anni. Senza trama e dialogo, è sorto dalle interviste fatte ai musicisti per indagare i loro strumenti.

https://www.raiplay.it/programmi/provadorchestra

 

LA CITTÀ DELLE DONNE, 1980

Non è un film femminista ma nemmeno antifemminile. Fellini ha dichiarato in più occasioni di sentirsi inadeguato a parlare del mistero della donna: “qualcuno teme Dio, io la donna”

https://www.raiplay.it/programmi/lacittadelledonne

 

Le notizie sono tratte da: Tutto Fellini, Gremese, edizione del centenario

[Biblioteca Labronica di Villa Maria, coll. RINALDI2 FELL 14]

 

FELLINI E LA PAURA: In questo periodo di pandemia tutti noi abbiamo compreso in maniera indelebile cosa è la paura e in che modo condiziona la nostra vita. Federico Fellini però aveva un'idea molto personale, quasi feticista della paura. Diceva ad esempio: «mi piace avere paura, è un sentimento ghiotto che dà un sottile piacere»; «credo che la paura sia un sentimento sano, indispensabile, per godersi la vita».

Se proviamo ad andare oltre l'immagine tradizionale del cinema di Fellini, costituito da attrici formose e scene clownesche,  è possibile trovare un fil rouge nei suoi film e nella sua poetica: il sogno, l'inconscio, lo spiritismo.

In molte circostanze i protagonisti dei suoi film si ritrovano inspiegabilmente a parlare con fantasmi, o imprigionati all'interno di sogni che poi diventano incubi, ma ci sono due film che più di tutti sono costruiti su questi temi: uno è Giulietta degli Spiriti, del 1965, capolavoro modernissimo per il punto di vista al femminile e per l'uso del colore, in cui la storia ha inizio proprio da una seduta spiritica, che innesca tutta una serie di vicende vere o sognate della protagonista Giulietta Masina. L'altro è Tommy Dammit episodio all'interno del film “Tre passi nel delirio” che Fellini realizza nel 1968. Tratto dal racconto di Edgar Allan Poe “Non scommettere la testa col diavolo” è interpetato da Terence Stamp: un vero e proprio trip senza storia che mette in evidenza la mostruosità del mondo dello spettacolo dal punto di vista di un celebre attore appena arrivato a Roma per ricevere un premio. Infine, tutta l'esistenza del regista riminese è stata accompagnata dal tentativo mai portato a termine di realizzare il film I viaggi di G.Mastorna una reinterpetazione felliniana dell'inferno dantesco.

 

Guarda il video dedicato a Fellini e la paura, letto da Alessio Porquier, direttore artistico del FIPILI Horror Festival, festival della paura tra cinema e letteratura:

https://www.facebook.com/bibliotecalabronicalivorno/videos/1930496150418290

 

Libro consigliato: “Fellini metafisico” di Monica Vincenzi e Luigi Casa, Armando Ed, 2019

link alla pagina fb - https://www.facebook.com/fellinimetafisico

Biblioteca Labronica di Villa Maria [coll:RINALDI2 FELL 12]

 

Visione consigliata:

Wonderland, Federico e gli spiriti,