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giovedì

25

aprile

LA SCRITTURA E IL CINEMA -  recensione tematica di letture e film

LA SCRITTURA E IL CINEMA - recensione tematica di letture e film

"Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza, fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni" Fabrizio De André.

Americanah
Chimamanda  Ngozi Adichie
Einaudi, Torino, 2014

Chimamanda Adichie ci dona questo romanzo che si beve da quanto è ben scritto.
Ci porta a conoscere un po della grande Nigeria, che con le sue contraddizioni, è uno dei paesi più acculturati dell’Africa.
Nonostante ciò, anche la giovane Ifemelu è costretta a lasciare la sua città, la sua famiglia e i suoi amici, per cercare un futuro migliore per il suo avvenire e sceglie gli Stati Uniti, dove già vive la zia.
Le difficoltà che incontra nel tentativo di crearsi uno spazio nella nuova vita, la porta ad aprire un blog, dove narra le vicende in cui si imbatte, come l’iscrizione all’università, la ricerca di un lavoro, i contrasti sulle scelte di vita della zia, le contraddizioni all’interno delle comunità di migranti.
E tutti girano intorno alla sua condizione di donna migrante di colore in un paese in cui regna l’inconsapevole ipocrisia dell’uomo bianco.
Due possono essere definiti simboli del romanzo: i capelli, metafora della capacità di mantenere la propria identità e dignità di fronte alle nuove possibilità che si aprono.
E Fela Kuti, leggenda della musica nigeriana, africana, l’inventore dell’Afrobeat, artista sempre in lotta.
Il suo blog è lo specchio con cui svela non solo il grande e contrastato mondo degli afroamericani, ma anche e soprattutto la società occidentale, che è convinta di essere all’avanguardia nei diritti civili, aperta e tollerante, ma che ingloba una serie di pregiudizi talmente radicati, che rende ciechi di fronte alla volontà  di conoscere a fondo le cose.
Un libro che ci porta a vedere la difficile realtà senza rifugiarsi in scappatoie, un grido talvolta ironico che smaschera i benpensanti.

Dove puoi trovarlo?
2 copie presso la Biblioteca Bottini dell’olio: 823.92-O-349;  823.92-O-407


Fela Kuti. Il potere della musica
Regia: Alex Gibney
CG Entertainment, 2014
Con il patrocinio di Amnesty International

Notevole legame a questo romanzo è Fela Ransome Kuti, musicista e cantante nigeriano, che con la sua sensibilità, la sua passione, la sua forza, diventò leggenda.
Questo bel documentario descrive molto dettagliatamente la musica, la vita e il contesto intorno al quale il musicista Fela Ransome-Kuti ha portato avanti la sua missione di lotta contro il potere, con determinazione e un po di follia.
Indipendente dal 1960, la Nigeria subì una tremenda guerra civile e dopo, una dittatura militare.
La violenza del governo militare e la solidarietà che Fela ha sempre provato per la gente del suo popolo, nonché la presa di coscienza della propria africanità durante il soggiorno inglese, lo caricarono di energia che trasmise con la sua musica.
Si staccò dalla tradizionale scena High-life e fondò l’Afrobeat, portando  la sua musica e la politica panafricana in giro per il mondo.
Si fece conoscere come un artista che fa musica per giustizia e per il progresso del suo popolo, non per denaro.


 Dove puoi trovarlo?
https://toscana.medialibrary.it/media/scheda.aspx?id=550569183