I grandi scrittori americani vennero in Europa con atteggiamento reverente verso i sacrari della cultura e della civiltà europee. Tutto diverso è l'atteggiamento dello scanzonato e irrispettoso Mark Twain che, a differenza dei suoi connazionali, non si sogna neanche lontanamente di ricercare le proprie radici in Europa.
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E' orgoglioso della sua identità americana, è "innocente" nel senso che non ha i pregiudizi della cultura europea. Quando vede l'Arno dice: "Tutto qua? Vuoi mettere l'imponente Mississippi?" Twain non è affascinato dalla storia, le antichità gli sembrano anticaglie, spesso sporche e trasandate, e reagisce alla presenza oppressiva della storia con lo scherzo, la beffa, lo scherno dissacrante denso di battute irresistibili.