Il volume narra le vicende di Janina reclusa nel ghetto di Varsavia, dal novembre 1940 al gennaio 1943, assieme alla madre e alla sorella. Il padre, ufficiale medico dell'Esercito polacco, era già scomparso nell'eccidio russo di Katyn della primavera del 1940, in cui perirono 14500 prigionieri polacchi.
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Scampata alle sorti del ghetto, Janina trascorre altri due anni di sofferenza e clandestinità nella parte "ariana" della città, mentre il ghetto insorge e viene raso al suolo e poi, nell'agosto-settembre 1944, anche Varsavia insorge per essere riconquistata subito dopo dai tedeschi. Il libro termina con l'arrivo dell'Armata rossa e l'incontro di Janina con un soldato tedesco a cui Janina offre una ciotola di minestra senza né pietà, né odio.