Benevolo addita i perversi meccanismi, da lui direttamente sperimentati nella propria attività professionale, che hanno portato al degrado della città e del territorio in Italia, e argomenta le correzioni necessarie per rovesciare questo stato di cose.
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I principali punti presi in esame sono tre: l'assenza di una pianificazione territoriale; gli strumenti disponibili per il controllo pubblico delle trasformazioni; e la verifica conclusiva, cioè il recupero della bellezza.