"La sedotta Tess, questa bellissima campagnola discendente da un'antica stirpe che le ha lasciato nel sangue i suoi possenti e persino crudeli fermenti, è vittima di un destino che si accanisce senza pace contro di lei che chiede pace.
[...]
La bellezza che la natura le ha data per i suoi fini di procreazione è la sua rovina, il mezzo della sua distruzione e quando ella, in un momento di ribellione, uccide, finisce per uccidere se stessa, ormai vittima predestinata scelta a proprio divertimento dal Presidente degli Immortali". (Dalla prefazione di Aurelio Zanco).