"Rapporto al duce" è il testo delle relazioni tenute a Mussolini nel 1942 dai capi fascisti delle province. I federali presentano, città per città, immagini di abbandono, disorientamento, stanchezza, miseria condite di fede nell'immancabile vittoria del duce.
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Un Mussolini destinato a rimanere segreto che si rivela negli aspetti più quotidiani della sua personalità, ma non per questo rinuncia all'abituale ruolo di infallibile oracolo in lunghi e poco conosciuti discorsi. Dietro la facciata di un'Italia "imperiale e guerriera" si scorge la realtà di "un'Italietta" ancora giolittiana, che riappare dopo vent'anni, svilita e peggiorata, sotto le bardature fasciste.