"La beata riva" è un breve trattato di estetica sul valore della meraviglia, sull'arte come svelamento della natura e sul ruolo del critico come continuatore dell'opera dell'artista.
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Scritto nel 1900 e pubblicato da Treves con dedica dell'autore a Mariano Fortuny e prefazione di D'Annunzio, il testo è oggi riproposto con un commento e un saggio introduttivo, a cura di Pietro Gibellini, in cui si da conto dei rapporti tra Conti e D'Annunzio, dell'ambiente intellettuale e della critica d'arte del primo Novecento.