Questo libro raccoglie una serie di studi, completati tra il 1990 e oggi, e dedicati all'esame delle politiche urbane e ai disastri ambientali, in larga misura imputabili all'uomo, nell'America contemporanea. Più in generale si concentra sull'analisi del modello urbanistico di megalopoli in continua espansione.
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Per Davis, le città muoiono quando le comunità che le animano sono ridotte a comunità passive, incapaci di ogni iniziativa, in balia di forze esterne che non sono più in grado di contrastare o condizionare. L'analisi viene allargata all'ossessione della civiltà metropolitana di ignorare, sottomettere o cancellare la natura in un intreccio di avidità mefistofelica e di arroganza.