Nei tre libri del "De bello civili", Cesare racconta la guerra che devastò lo stato romano tra il 49 e il 48 a.C., dal passaggio del Rubicone fino alla tragica morte di Pompeo. Già Cicerone pensava che nessuno meglio di Cesare potesse scrivere la storia delle sue guerre.
[...]
In effetti la sua prosa tersa, concisa ed efficace, priva di retorica e pregna di chiarezza di giudizio, ha contribuito non poco alla costruzione del mito di Giulio Cesare. Suo intento principale era quello di dimostrare come fosse stato forzato a ricorrere alle armi dagli avversari che, privandolo del potere nel 49, lo avevano di fatto esposto alle vendette dei nemici.