A partire dai saggi di Roy Pascal e di Jean Starobinski negli anni Sessanta del '900, gli studi sul testo autobiografico hanno goduto di un nuovo impulso.
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La trasversalità di questo tipo di scrittura rispetto ad altre forme letterarie, le implicazioni ideologiche ed epistemologiche relative alla categoria di "verità" e l'enfasi posta sul carattere di costrutto linguistico dell'io che emerge dal racconto autobiografico sono alcuni dei presupposti teorici sui quali si è attestato il dibattito già da diversi anni. Questo volume esplora le modalità in cui prendono corpo le "grafie del sé" attraverso la lettura di testi appartenenti a varie tipologie di scrittura, dal diario alla lettera, dalle memorie all'autobiografia, o ad essa affini.