Gli animali selvaggi, nel loro ambiente naturale, non soffrono delle nevrosi e delle malattie tipiche dell'uomo moderno; ma quando sono in cattività, il loro comportamento si avvicina terribilmente al nostro.
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Ecco dunque che le nostre metropoli, più che "giungle di cemento", come spesso vengono chiamate, si configurano come un vero e proprio "zoo umano" in cui noi viviamo come animali prigionieri. Partendo da queste considerazioni, Morris analizza in queste pagine il comportamento, il senso e la finalità della vita associata di quelle strane "scimmie vestite" che siamo noi, capaci di scatenare un implacabile progresso sociale e tecnologico insieme ai nostri più potenti istinti creativi e a quelli più pericolosamente autodistruttivi.