Il testo tenta di ripensare da capo la polis greca, questo modello prestigioso di tutta la tradizione politica occidentale. La scoperta della Loraux è che a fondare la città greca non sono né la libertà, né l'unità, né la comunità, ma qualcosa come un paradossale legame attraverso la divisione.
[...]
Si tratta, cioè, di ripensare Atene sotto il segno della "stasis", della guerra intestina, che divide e insanguina non solo la città, ma anche l'"oikos", la famiglia. La guerra civile non è solo rottura e anomia, ma costituisce il legame politico segreto che anima e segna profondamente la vita e le istituzioni della democrazia greca, dal giuramento all'amnistia, dalla vendetta alla riconciliazione.