Il fondo, un tempo appartenuto ai marchesi Ferrajoli, raccoglie circa 2000 libretti a stampa di melodrammi, oratori, cantate e balli dal Seicento a tutto l’Ottocento. I libretti del Sei e Settecento testimoniano principalmente l’attività di teatri e istituzioni romani, quelli ottocenteschi, circa 1000, si riferiscono all’attività non solo dei principali teatri italiani ma anche di quelli periferici.