Contrariamente a un luogo comune, gli artisti non sono scontrosi e introversi. Anzi, la loro erompente vena creativa ha spesso sfondato gli argini del mondo delle forme per dilagare nella realtà dell'esistenza.
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Qui la specifica perizia nelle tecniche illusive li ha confermati maestri di beffe e burle, mentre il culto dell'intelligenza del Rinascimento li ha allenati all'arguzia e al motto di spirito. È un tratto solare e sorridente, autenticamente classicista, della fisionomia dell'arte italiana, la cui inedita ricostruzione permette agli autori di recuperare nomi e personaggi dimenticati e di affrontare i sommi protagonisti e i problemi più alti della storia dell'arte con la naturalezza di un contatto vissuto e la piacevolezza del tema e della prosa d'arte. Un viaggio dall'arte di vivere alla vita per l'arte dei maestri italiani, da Giotto al Settecento.