Il giovane Juan Olivet, al suo primo incarico come sorvegliante in un carcere di massima sicurezza, si presenta al lavoro con un giorno d'anticipo sul primo turno di guardia.
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Per una serie di tragiche coincidenze, si ritrova solo e intrappolato nella cella 211, mentre il carismatico e brutale Malamadre, leader dei detenuti più pericolosi, è riuscito ad assumere il controllo del reparto e a scatenare una sommossa. Per evitare rappresaglie, Oliver si fa passare per carcerato, e tra lui e Malamadre nasce una relazione ambigua, fatta di opportunismo e sopraffazione, ma anche di riconoscimento reciproco e persino di una sorta di affetto morboso, che ben presto degenera in duello mortale. Precipitato in un abisso popolato di secondini sadici, carcerati doppiogiochisti e politici ipocriti, Oliver non potrà permettersi di sbagliare una sola mossa e si vedrà costretto a varcare frontiere sempre più estreme, che gli faranno scoprire il lato oscuro della propria personalità: non è un timido né un debole, e forse non è neppure la brava persona che aveva sempre pensato di essere. Un thriller carcerario originale e raffinato, un tema di grande impatto, una trama piena di colpi di scena e su tutto il tragico, insanabile conflitto tra le ragioni di due esseri umani.