Da sempre il rapporto con la realtà ha significato per l'artista l'impegno a riprodurre in modo esatto, perfetto, fino all'illusione, le figure, gli oggetti e gli elementi tratti dal mondo naturale. L'artista era considerato come colui che gareggia con la natura, fino all'inganno, o che supera la natura stessa.
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Nei secoli il rapporto tra l'artista e il vero si è modificato profondamente e nell'età moderna l'interpretazione della "realtà" ha assunto un significato sempre più relativo lasciando prevalere il primato dell'artista con le sue idee, i suoi tormenti e le sue ossessioni.