Fabris invia la nota che aveva dimenticato di mandare con l'ordine passato e conferma quanto aveva già scritto.Avvisa della mancata legatura di alcuni libri che gli inviato per mancanza di tempo. Comunica di aver trovato il Winilelman che è riuscito a comprare per paoli 55.
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I libri presi dal Pagani sono costati la metà rispetto al prezzo del catalogo, come anche quelli presi dall'Alessandri e qualcosa meno per quelli presi dal Cambiagi. Quest'ultimo tentò di alzare il prezzo per alcuni articoli rari, come per le Opere del Menzini e l'Ercolano di Varchi: di questo un foglio risultava stampato solo un verso e così si è proposto di far stampare l'altra pagina da un esemplare della Magliabechiana. Avvisa che le opere del Redi sono introvabili , del Cecco di Valunga ha preso un'edizione ultima costata un paolo e mezzo. I due librai, Pagani e Cambiagi volevano sapere dove sarebbero andati i libri acquistati e se potevano occuparsi loro della spedizione, la lui ha detto che erano èper un amico e che avrebbe mandato tutti gli acquisti una volta raccolti dall'Alessandri. L'Alessandri non ha potuto per mancanza di tempo fare con lui buoni affari e vendergli qualche opera a prezzo ridotto rispetto alla Piazza di Venezia grazie al cambio delle monete. Questi offre la sua servitù allo stampatore Masi con cui spera di poter avere altri affari come quello del Vangelo Meditato in 12 tomi stampato a sue spese così come per l'altra opera dello stesso autore [Duquesne] dal titolo Anno Apostolico. Ora è all'opera per la stampa di una Teologia in lingua italiana di un domenicano in 12 tomi in 8°. Dal patto si devono escludere però alcune tipologia librarie che non girano a cambio. Include nella lettere le polizze dei vari librai e avvisa di non aver ricevuto il sapone.