Poggiali risponde alle due lettere di Fabris del 18 e del 19 luglio giunte insieme: è a conoscenza ell'arrivo della cassa di libri la quale esaminerà il giorno seguente per controllare subito i libri di Pagani. Prega di inviare l'acclusa al Pagani dopo averla letta e sigillata.
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Chiede a Fabris di occuparsi dell'affare del primo tomo del Baldinucci e del primo tomo del Tastamento di Martini che doveva mandare alla ragione (Masi) già da molto tempo. Ha messo in conto i paoli otto di cui è debitore. Se fra i libri del Pagani ci fosse il Cesare tradotto da Baldelli, nell'edizione di Giolito del 1558 in ottavo in buone condizine dovrebbe comprarlo per lui. Se di fossero difetti, allora dovrebbe acquistarlo a buon prezzo. Attende la nota dei libri intonsi del Pagani. Prega di pagare il Sig. Galgano Cipriani, giovane allievo di Morghen, con paoli quindici per suo conto. Comunica di avere le opere di Speroni pubblicate dall'abate Forcellini in carta grande. Invia nella lettera le carte dell'affare del Sig. Cosimo Mori per passarla al suo legale sperando che possa risolvere la faccenda.