Come scrive Beppe Severgnini nelle Conclusioni iniziali del suo nuovo libro, spiegare Silvio Berlusconi agli italiani è una perdita di tempo. Ciascuno di noi ha un’idea, raffinata in anni di indulgenza o idiosincrasia, e non la cambierà. Ogni italiano si ritiene depositario dell’interpretazione autentica e discuterla è inutile.
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Utile è invece provare a spiegare il personaggio ai posteri e agli stranieri. I primi non ci sono ancora, ma un giorno si chiederanno cos’è successo in Italia. I secondi non capiscono, e vorrebbero. “Berlusconi: perché?” Nei tanti incontri in giro per l’Europa e per il mondo a presentare La testa degli italiani, è sempre la prima domanda che il pubblico rivolge a Severgnini; ma è anche la questione più dibattuta dai giornalisti stranieri con cui si è confrontato in occasione di conferenze o lezioni in prestigiose sedi estere. E senza trovare pregiudizi, ma solo la curiosità di capire. Attraverso i Dieci Fattori, inizia il nuovo viaggio. La guida è un Severgnini quanto mai acuto e incisivo, generoso di notizie, dettagli e informazioni, pronto a far discutere destra e sinistra, disposto a mettersi in gioco con i suoi lettori. Un Beppe in grandissima forma, che non rinuncia alla consueta ironia su se stesso e gli altri, ma deciso a farci riflettere sulle nostre scelte e sul cammino che tracciamo per i nostri figli.