I protagonisti di questo libro sono una frase e 72 ore. La frase, ipnotica quanto spietata, è quella che annuncia a Chris Burton, giornalista inglese da anni trapiantato in Italia, il suicidio del figlio schizofrenico.
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Le 72 ore sono quelle immediatamente successive, spese da Burton nel tentativo di ricomporre le schegge di una mente sconvolta dal lutto e i brandelli di un'Italia non meno frantumata. Dopo aver passato anni a riflettere sulla prevedibilità, Burton si trova urtato da qualcosa di imprevisto e orribile. E di conseguenza dalla rocciosa parola - destino - che d'ora innanzi racchiuderà la sua vicenda.