In questo libro Cannavò racconta i lunghi mesi trascorsi nel carcere milanese di San Vittore facendo parlare i detenuti, cercando di capirne la sofferenza, ammirandone l'incrollabile speranza nel futuro, scoprendo un mondo di solidarietà che noi, dall'altra parte delle sbarre, non possiamo neppure immaginare.
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E il mondo femminile del carcere, un universo che ci lascia stupefatti per le esperienze umane che ci racconta, la solidarietà delle guardie di custodia, i volontari che s'impegnano per rendere meno dura l'esperienza carceraria, i modi per fare passare il tempo senza sprecarlo.