Pericle sosteneva che la somma virtù per una donna perbene era che di lei si parlasse il meno possibile e i Greci rispettarono questo principio, tacendo sulle proprie mogli o figlie. Ma se è così come è possibile scrivere delle biografie di donne greche? Il volume della Loraux parte da questa sfida e ne esce vincitore.
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Si svolgono dinanzi al lettore le vite di poetesse, sacerdotesse, filosofe e cortigiane, ottenute mettendo pazientemente insieme le poche notizie che pure qua e là i Greci scrivevano. Ne vien fuori una serie di ritratti femminili, con cui le autrici dei singoli saggi cercano di gettare luce anche su quelle migliaia di spose, figlie e madri di cui, come voleva Pericle, nessuno ha parlato.