L'autore ripercorre la vicenda secolare di un ceppo famigliare, quello dei Karivan (da "kara", nero e Ivan: dunque Ivan il Nero). Sono storie brevi, dal finale spesso amaro e imprevedibile, in cui stirpi e destini si confondono sino a culminare nel tragico epilogo del conflitto etnico.
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La vera protagonista del libro è la Bosnia e la sua storia dal Settecento a oggi, con il suo complesso intreccio di culture, di tolleranza e settarismo, di religioni e superstizioni, sotto il segno di una vana ricerca della felicità presente e di una ineludibile vocazione al dolore.