Negli ultimi anni il profilo del rischio nell'ambito delle organizzazioni sanitarie ha suscitato un interesse crescente da parte di studiosi e ricercatori di diverse discipline, che hanno affrontato l'argomento focalizzando l'attenzione su profili specifici e con approcci metodologici differenti.
[...]
La molteplicità delle dimensioni di analisi implica, pertanto, l'esigenza di accostarsi alla problematica in esame avendo cura di definire in maniera quanto più possibile puntuale il perimetro dell'analisi e l'oggetto di osservazione. Ferma restando l'esigenza di un approccio multidisciplinare, la gestione dei rischi in ambito ospedaliero assume - anche alla luce delle possibili ricadute di ordine finanziario ed assicurativo - una connotazione economico-aziendale, riflettendosi sulle dinamiche manageriali ed organizzative. Nel presente lavoro, il tema è stato approfondito con riferimento ad una categoria specifica, quella del rischio "clinico", inteso come possibilità che un paziente subisca un pregiudizio, inatteso ed involontario, derivante dalle stesse prestazioni sanitarie a cui si è sottoposto. In questa prospettiva, l'attenzione è stata rivolta alle problematiche connesse al monitoraggio dei rischi, attraverso il ricorso ad appositi strumenti di misurazione, ed all'implementazione degli interventi volti a creare condizioni di maggior sicurezza, incidendo sui comportamenti individuali e sulla cultura organizzativa.