«L'autore di questo dizionario del razzismo moderno fa riferimento a situazioni ed episodi locali, circoscritti nello spazio e limitati nel tempo (documenti della pubblica amministrazione, articoli di giornali, frasi intercettate in un bar o in un supermercato).
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Ma proprio per questo il libro assume una valenza di carattere generale: l'idiozia razzista è diffusa e attraversa la società a tutti i livelli, qualificandosi in primo luogo per il linguaggio usato. Gli effetti sono devastanti. Lavorando sul quotidiano bestiario cui ci sottopongono politici e giornalisti, Faso dimostra la debolezza culturale e allo stesso tempo la violenza di tante affermazioni stereotipate alle quali ormai siamo assuefatti; e attraverso un'analisi rigorosa e ironica delle singole parole ci spiega come queste, al pari delle banconote, rimangono intrise dall'uso che se ne fa, dal significato comune che gli si attribuisce. Questo dizionario del razzismo moderno è un utile strumento per decriptare un linguaggio diffuso, che fa sempre più leva sulla superficialità, la strumentalità e la demagogia con cui vengono presentati i fenomeni sociali complessi. Svelare le mistificazioni e l'uso strumentale delle parole nel discorso pubblico può servire a evitare il completo imbarbarimento delle relazioni sociali. Il lavoro di decostruzione e di denuncia di un linguaggio razzista è responsabilità di tutti. È anche questo un modo per opporsi al radicamento nella nostra società di una cultura discriminatoria e escludente. Per non abituarsi a una normalità del razzismo».