"Ti chiedono: come sei finita lì dentro? In realtà vogliono sapere se c'è qualche probabilità che ci finiscano anche loro. E io, a questa domanda, alla domanda vera, non so rispondere. Posso solo dire: è facile." E infatti erano bastati dieci minuti di frettoloso colloquio con uno psicanalista distratto per chiudere lei, l'autrice, appena sedicenne, in quella clinica psichiatrica.
[...]
In una serie di flash taglienti, caratterizzati da un efficace "umorismo nero", Susanna Kaysen evoca quello sconosciuto universo parallelo che è il mondo delle cliniche psichiatriche.