Questi scritti matematici, in genere poco noti anche agli algebristi, non contengono solo il punto capitale che permette di stabilire quali siano le condizioni necessarie e sufficienti perché una equazione algebrica sia risolubile per radicali, ma offrono anche il primo, imprescindibile contributo alla formazione di un nuovo punto di vista sull'algebra: lo studio delle strutture intese come schemi logici comuni a elementi che possono essere della più differente natura.
Morto ventenne in seguito a una ferita riportata in duello, Evariste Galois (1811-1832)lasciò un piccolo contingente di scritti ardui, che richiesero ai più illustri matematici parecchi decenni di lavoro per giungere alla loro compiuta comprensione.