Nelle prime ore del 27 gennaio 1967 Luigi Tenco viene trovato senza vita nella stanza 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo. Si parla di suicidio ma subito c’è chi non crede a questa ipotesi.
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Questo libro racconta con molte novità quella misteriosa storia, ricostruisce quel tragico giorno e più precisamente la settimana che va da domenica 22 gennaio, giorno dell’arrivo di Luigi a casa, a Recco, fino a sabato 28, giorno del suo funerale e della finalissima di Sanremo; con materiali d’archivio e inediti, con nuove interviste a chi allora c’era, comprese alcune mai realizzate prima, dimostrando che nessuno esplose colpi di pistola in quella stanza. Tenco possedeva non una, ma due armi da fuoco, eppure mori a causa di una pistola mai ritrovata. Il libro ricostruisce nel dettaglio quel Festival, anche attraverso il racconto di alcuni dei protagonisti. Non solo. Grazie a un memoriale dell’allora ispettore di polizia Arrigo Molinari, responsabile delle maldestre indagini, si può finalmente creare una connessione tra la morte dell’artista e l’ambiente della malavita marsigliese. Il viaggio verso Sanremo, le prove, l'attesa, l'esibizione al Festival, la delusione. E poi quella mezz'ora fatale, quando Tenco morì. Cosa accadde veramente? Chi era con lui? In questo libro, per la prima volta, si fa luce sulle contraddizioni e i drammi dei protagonisti di quelle ore: Dalida, Lucien Morisse, il commissario Molinari. Tutti legati a Tenco da un paradossale e tragico destino.