Contiene l’edizione e l’analisi di una lettera di David Baliar Moslie Atias, inclusa nel volume La güerta de oro (Livorno, 1778), la più antica opera di tematica profana pervenuta a noi in lingua judeo-spagnola. Il genere epistolare comune alla letteratura occidentale per tutto il XVIII secolo non trova riscontro nella prosa di tradizione sefardita.
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Nella lettera diretta a un presunto amico “levantino”, Atias riferisce con ironia e grazia la vita sociale dei “Franchi”, ovvero degli italiani, chiaramente diversi dai costumi dei loro correligionari nell’Impero Ottomano.