Due fatti sono sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi vent'anni la Shoah è stata oggetto di intense e capillari attività commemorative in tutto il mondo occidentale. E nello stesso lasso di tempo il razzismo e l'intolleranza sono aumentati a dismisura proprio nei paesi in cui le politiche della memoria sono state promosse con maggior vigore.
[...]
Si tratta di due fatti scollegati, due serie storiche indipendenti, oppure un collegamento c'è, ed è compito di una società desiderosa di contrastare l'attuale ondata xenofoba interrogarsi sulle ragioni di questa contraddizione? La constatazione da cui trae avvio questo libro è il fallimento delle politiche della memoria, fondate sull'equazione semplicistica Per Non Dimenticare = Mai Più. La domanda più pressante per Valentina Pisanty, attenta studiosa delle logiche del negazionismo, è se tale insuccesso sia accidentale (la xenofobia cresce nonostante le politiche della memoria), o se non sia già insito nelle premesse: per come sono state impostate, quelle politiche non potevano che contribuire agli esiti che hanno prodotto. L'obiettivo di questo approccio critico è predisporsi a combattere la discriminazione in modo efficace e incisivo, che vuol dire anche onesto, consapevole e, quando necessario, autocritico.