"Seguirai la bestia e la trafiggerai con una freccia. Le taglierai la testa. Mangerai il suo cuore e ne berrai il sangue. Ti mostrerà la realtà del mondo." Un uomo preistorico, un cacciatore, riceve questa profezia da un animale sacro.
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Le sue parole saranno il punto di partenza di un inseguimento costante fra uomo e cervo, predatore e preda, in cui ben presto i ruoli mutano, mentre l'umano si addentra nella foresta - dove conoscerà la guerra, ucciderà i suoi simili, troverà una compagna - e la bestia si trasforma in guida, sempre al suo fianco, finché l'uomo diventa a sua volta un animale della foresta. Ed è a questo punto che la profezia si compie: il cervo viene abbattuto, il cuore mangiato, il sangue bevuto, e l'uomo perde ogni legame con la natura di cui faceva parte per scoprirsi preda di un mondo che fino a quel momento non conosceva. In questo libro, attraverso una narrazione essenziale, affidata a tavole in bianco e nero che richiamano l'arte rupestre e a un testo scarno e incisivo, Alberto Vázquez ci guida in un viaggio mistico e di formazione per farci aprire gli occhi sulla storia dell'umanità, dalla preistoria a oggi, soffermandosi in particolare sul momento in cui si è interrotto il nostro rapporto con la natura, portando alla creazione di società sempre più spietate che hanno annullato ogni libertà e individualità.