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Sistema documentario territoriale Livornese.

Manoscritto trovato a Saragozza

Potocki, Jan

2013

Abstract

Da una Spagna picaresca e romantica agli eldoradi del Nuovo Mondo, da un'Italia di prelati, signorotti e nobili briganti fino all'Oriente mediterraneo di duemila anni fa, in compagnia di magici personaggi e improvvise apparizioni: questo è l'universo, tanto multiforme quanto seducente, dal quale il giovane Alfonso van Worden cerca di estrarre un senso. [...]
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    15/04/2024
      

    A cosa pensare Manoscritto trovato a Saragozza

    Jan Potochi: Manoscritto trovato a Saragozza, Adelphi, 2011 Romanzo in francese del 1805 la cui storia è misteriosa, come a suo modo lo è la fine improvvisa, inattesa e suicida (si spara), del suo autore. Rappresenta l'unico scritto dal conte polacco Jan Potocki (1761-1815, discendente da illustre famiglia polacca) che vi dedicò buona parte della vita (almeno 12 anni). Potocki ha tante qualità: soprattutto è uno che ha letto molto (è che scrive per essere letto scorrevolmente pure da noi), è osservatore perspicace di infallibile memoria e ardita immaginazione. Lo legga chi ama il misterioso: sapore che non poteva lasciare indifferente il cinema (un film tratto dal libro di Potocki, Agadah, è uscito nelle sale cinematografiche italiane nel novembre 2017). Opera che sorprende il lettore perché (se ne accorgerà) non può essere confinata in un solo genere. Dentro di essa convivono l’avventura, il romanzo picaresco, l’erotico, il fantastico e il meraviglioso . Il suo protagonista e narratore in prima persona è Alfonso van Worden. Presenta una struttura a scatole cinesi: il racconto principale è inframezzato da altre storie, narrate da vari personaggi, all'interno delle quali sono presenti altri racconti. Un lungo sogno di incubi o incubo di sogni? Sta di fatto che Alfonso lo racconta in quattordici giornate, circostanza che ci riporta la memoria a sapori decameroniani. Adatto per chi ami l’aurea di fine settecento erudita, le scene galanti e il gusto per l’occultismo, l’enciclopedica ossessione data dall’improvviso intervento multiforme del soprannaturale, le alchimie delle situazioni sempre identiche e moltiplicate come se specchi malefici le riflettessero di continuo. Buona intelligente assai ironica lettura.
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