Nel corso di questi ultimi decenni si è assistito ad un crescente interesse nei confronti del setting in psicoterapia.
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Dalla concezione iniziale, che lo considerava una semplice sommatoria di elementi inerti la cui funzione era solo quella di contenere e proteggere il processo terapeutico dalle intrusioni della realtà esterna, si è giunti gradualmente ad una visione più complessa in cui si ritiene il setting il contesto dell'intervento clinico. Anche a seguito della diffusione di nuove prospettive epistemologiche, si è diffusa la consapevolezza che le condizioni organizzative in cui si attua l'intervento intrattengono un rapporto transazionale con il processo, tanto da poterne, in qualche modo, co-determinare lo sviluppo. Il volume intende offrire al lettore l'opportunità di accostarsi al concetto di setting in psicoterapia psicoanalitica in modo inconsueto. Il testo non si limita infatti a prendere in considerazione alcune tra le principali condizioni materiali e procedurali che lo caratterizzano, ma propone anche una serie di rinvii a concetti teorici e metodologici che accompagnano il lettore in un'attribuzione di senso al "luogo" chiamato ad ospitare e sostenere la relazione terapeutica. I contenuti proposti, affiancati da una esposizione chiara e coinvolgente nonché da alcuni casi clinici, rendono questo volume uno strumento di approfondimento dedicato a chi si interessa ed opera in psicoterapia.
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