In questi scritti privati c’è tutta Germana Marucelli: “sarta predestinata”, è stata la prima creatrice di moda italiana a rifiutare con fermezza il predominio dell’haute couture francese e ad adoperarsi attivamente per la nascita del Made in Italy, alla costante ricerca di un linguaggio stilistico personale che la porterà a creare linee innovative e da molti considerate anticipatrici del New Look di Christian Dior. Da vera visionaria apre le porte della sua ‘sartoria’ al mondo della cultura inaugurando collaborazioni con artisti del suo tempo (Paolo Scheggi, Getulio Alviani, Pietro Gentili e Massimo Campigli) e trasformando il suo atelier in un vero e proprio Salotto Culturale frequentato da artisti, critici, letterati, poeti, architetti e designer (Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale...).