Il libro raccoglie le confessioni di due monaci e due monache, quattro testimoni del dialogo nella moderna civiltà dei conflitti: don Divo Barsotti, scrittore e teologo, fondatore della comunità dei Figli di Dio di Settignano (Firenze); Enzo Bianchi, priore del monastero di Bose (Biella); madre Anna Maria Canopi, badessa del convento dell'isola di San Giulio sul Lago d'Orta (Novara) e madre Ildegarde Sutto, badessa del monastero di Citerna (Perugia). Chi sono i monaci del Duemila, come vivono la clausura e il confronto con il mondo? Nella civiltà postmoderna, questi "cercatori di perfezione" possono essere un modello per credenti e non credenti?