In quest'ultimo diario è la dimensione privata, il monologo interiore, a prevalere e sovrastare fatti e voci dal mondo esterno. Dalla trama dei pensieri affiora la presenza affettuosa e solidale della seconda moglie, Jakie; si avverte il rammarico per ciò che non è stato fatto.
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E ancora, il disagio della malattia, la consapevolezza penosa dell'incipiente perdita di lucidità e vigilanza sulle cose che accompagna la vecchiaia. Però neanche quest'ultimo diario conosce toni tragici e paludati. Persino il pensiero più angosciante conserva l'impronta pungente e ironica del Prezzolini più graffiante.