Nel 1936, in occasione dei giochi olimpici di Berlino, Hitler dichiara che "la città va ripulita". Ha inizio la politica razziale che porta alla costruzione del primo campo di concentramento, a Marzahn. Qui vengono internati migliaia di zingari, tra cui i Rosenberg.
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Nello stesso anno il professor Robert Ritter e la sua assistente Eva Justin cominciano nello stesso campo gli esperimenti sugli zingari e sulla loro presunta nocività. Otto, unico superstite della famiglia, è trasferito prima ad Auschwitz-Birkenau, dove incontra il dottor Mengele, poi a Buchenwald, infine a Bergen-Belsen, dove viene liberato.