Questo libro contiene la più completa e profonda trattazione dell'antichità sul tema della "physis", o natura.
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Aristotele da una parte riprende e sviluppa i temi della filosofia presocratica, nella quale la "physis" costituisce la totalità del reale, dall'altra ridimensiona quest'ultima come scienza non dell'intero, ma come parte, e precisamente di quella che assume come oggetto di studio il divenire. Indaga dunque "le cause prima della natura e di ogni movimento naturale". Così pensata la Fisica non coincide, se non parzialmente, con la "fisica" in senso moderno. In questo senso la Fisica di Aristotele è una "meta-fisica" della natura. Il testo greco a fronte è quello dell'edizione di riferimento di W.D. Ross "Aristotle's Physics", con alcune varianti.