Fernanda Pivano è stata protagonista e testimone dei più interessanti fermenti letterari del secondo Novecento, amica, ambasciatrice e complice di autori ormai leggendari. E per questo che guardare questo album privato è un po' come veder scorrere le immagini, e anche sentire gli odori, gli schiamazzi e le pulsazioni, della cultura americana e italiana degli ultimi cinquant'anni.
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Ci sono la foto di classe con Primo Levi o quelle in salotto con Quasimodo, Montale e Vittorini. Ci sono tante lettere che cominciano con "Dear Nanda..." e in fondo hanno la firma di Hemingway, di Kerouac o di Ginsberg. Ci sono i bigliettini di Bukowski e le dediche di Henry Miller, i ritratti di lei fatti da Gregory Corso e i disegni di Ferlinghetti.