I disturbi dell'alimentazione sono variamente caratterizzati da preoccupazione estrema circa il peso e la propria immagine corporea, intensa paura di diventare grassi, ricerca della magrezza.
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Tutto ciò si traduce in una alterazione del comportamento alimentare caratterizzato, a seconda del disturbo, da diete restrittive, vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, tarmaci anoressizzanti, attività fisica eccessiva ed episodi di abbuffate con o senza comportamenti compensatori di controllo del peso che possono determinare: un peso più basso rispetto alla norma, come nel caso dell'anoressia; minime variazioni di peso, come accade nella bulimia; un aumento del peso corporeo, caratteristico del disturbo da alimentazione incontrollata. La multifattorialità nella genesi dei disturbi dell'alimentazione, l'elevata percentuale di insuccessi, ricadute e cronicizzazione, nonché le percentuali elevate di mortalità spingono ad elaborare interventi che, oltre che essere rivolti al corpo, alla mente, al contesto familiare, siano rivolti all'ambito sociale e culturale nel quale il soggetto è inserito. L'impostazione di un corretto protocollo di trattamento non può prescindere da una accurata e approfondita conoscenza teorica e clinica dei disturbi, cui questo volume intende dare un contributo.