La nascita di Sabrina fu per sua madre una gioia, alla quale, però, si accompagnò un enorme dolore. La bambina era malata e il verdetto dei medici fu terribile: tetraparesi spastica, una gravissima lesione cerebrale che impedisce a chi ne è colpito di muoversi, di parlare, di controllarsi, ma non di capire e di provare, con il tempo, a parlare.
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Il libro documenta passo per passo i tentativi, gli esercizi, le tecniche messe in atto per strappare Sabrina alla solitudine in cui la malattia pareva confinarla e metterla in contatto con il mondo degli "altri" facendola accettare per quello che è: un essere umano con tutti i suoi diritti, primo fra tutti quello dell'amore e della comprensione.