Da Omero in poi la cultura occidentale ha eletto l'isola a sfondo privilegiato delle proprie storie e l'ha investita di significati diversi, trasformandola nel corso della tradizione letteraria da arcana sede del sacro e del mito a spazio principe dell'utopia, da trionfante emblema del colonialismo e dell'imperialismo a palcoscenico claustrofobico dei peggiori incubi distopici contemporanei. Ciò è tanto più vero in una letteratura come quella inglese che, oltre ad essere essa stessa voce di un'isola della sua cultura profondamente e orgogliosamente insulare, ha attirato nella propria orbita letterature provenienti da altre isole ancora.