Estraneo alle accademie e alle consorterie di partito, l'autore si confronta qui con le grandi questioni del Novecento: i totalitarismi, la tecnica, l'ebraismo.
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Indaga la vera natura opprimente e distruttiva del fascismo e del comunismo; svela il volto tragico della tecnica vista come nuova potenza che misura e domina il mondo, più pericolosa ancora perché cela la sua natura ideologica; mette in luce l'antisemitismo palese del nazismo e quello occulto della chiesa cattolica.