Lo studio che nel 1947 Jean-Paul Sartre dedicò a Baudelaire resta ancora oggi uno dei risultati più brillanti della critica letteraria novecentesca: un saggio che va ben oltre l'approfondimento della conoscenza e l'interpretazione di un autore e della sua produzione.
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In queste pagine esemplari, infatti, il filosofo francese applica una chiave di lettura esistenzialista all'opera baudelairiana riuscendo a penetrare nei più reconditi segreti quell'anima inquieta e ricca che fu Charles Baudelaire. Un'impresa critica che ci ha lasciato un ritratto sfaccettato e fedele del grande poeta maledetto la cui opera poetica ha inaugurato la modernità.