Intorno al 1311, Meister Eckhart si dedica al commento al "Libro dell'Esodo". Secondo un suo metodo esegetico consolidato, fa ampio ricorso ai Padri della Chiesa, come Agostino, Girolamo o Gregorio Magno, alle Glosse medievali, fino ai doctores contemporanei, tra i quali spicca il nome di Tommaso d'Aquino e attraverso di lui, Aristotele.
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Il principio metodologico che lo guida è la spiegazione della Scrittura con l'aiuto della ragione naturale dei filosofi, con l'intento di mostrare che le verità dei principi, delle conseguenze e delle proprietà della natura sono chiaramente già espresse nelle parole della Sacra Scrittura, le quali si possono spiegare proprio con l'aiuto di queste verità.